Rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio: le nuove agevolazioni previste dal decreto Ristori quater 

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L’ultimo Decreto Ristori Quater (D.L. 157/2020), entrato in vigore lo scorso 30 Novembre, introduce tre nuove misure di agevolazione fiscale successive a quelle da ultimo previste dai Decreti Ristori e Ristori bis: la rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio.

In particolare, è stato prorogato dal 10 dicembre 2020 al primo marzo 2021 il termine di scadenza per il versamento di quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate per tutti coloro che avevano aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. Per coloro invece che erano decaduti dai precedenti provvedimenti, è prevista la possibilità di richiedere la rateizzazione del rimanente debito.

Cerchiamo di comprendere meglio questa ulteriore manovra anti-covid che, si spera, potrà aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare con più serenità il 2021!

Rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio: facciamo chiarezza

La cosiddetta “pace fiscale” è un’agevolazione introdotta da alcuni anni per individuare una soluzione ottimale ad alcune problematiche fiscali con cui i contribuenti possono trovarsi a dover fare i conti.

In tempi di crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria, va da sé che questa esigenza diventa più attuale che mai. Ecco quindi il ricorso ad una serie di misure già previste dalla precedente normativa, ulteriormente riadattate all’eccezionale momento che stiamo vivendo.

  • La Rottamazione ter contempla la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolocontenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora;
  • Il Saldo e stralcio delle cartelle è una una riduzione delle somme dovute, prevista solo per i contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica;
  • La Rateizzazione infine consente di dilazionare il pagamento originario in rate costanti, così da non avere un esborso unico e poter mantenere una solida liquidità aziendale.

Rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio nel Decreto Ristori Quater 

Tecnicamente, dunque, l’ultimo tra i Decreti Ristori prevede uno slittamento della scadenza già fissata dal #CuraItalia per il 10 Dicembre 2020.

Il D.L. 18/2020 infatti aveva già statuito la possibilità di regolarizzare i sospesi fiscali in favore dei contribuenti che avevano aderito alla rottamazione ter ed al saldo e stralcio.

A loro volta, questi due provvedimenti di pace fiscale traevano origine da normative precedenti all’emergenza Coronavirus.

Ma andiamo con ordine.

La normativa precedente

Prima ancora del periodo post covid, l’Agenzia delle Entrate aveva introdotto i benefici di pace fiscale della rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio.

Ma prevedeva che, in caso di mancato pagamento delle rate previste oppure di ritardo superiore a cinque giorni, si decadesse dal beneficio.

Su questa normativa si innesca l’agevolazione introdotta dal decreto Cura Italia.

Cosa prevede il Decreto Ristori Quater 

A marzo, dunque, è stata prevista la possibilità di mantenere tutti i benefici contemplati da una delle soluzioni di pace fiscale anche in caso di ritardi o di mancati pagamenti, purché:

  • Risultino integralmente saldate le rate del 2019;
  • Per quanto attiene a quelle del 2020, le stesse siano saldate entro il 10 dicembre.

Il decreto Ristori quater di fine novembre sposta quest’ultimo termine al primo marzo 2021, sempre ferma restando la prima condizione, ossia che il 2019 sia perfettamente in regola.

Si tratta di una norma che recepisce il protrarsi della crisi dovuto alla “seconda ondata” della pandemia.

Da evidenziare, però, che questa nuova scadenza del primo marzo 2021 non consente i 5 giorni di tolleranza normalmente previsti per la definizione agevolata: pertanto, in caso di mancato pagamento entro tale data si perde completamente il beneficio e riprende la riscossione ordinaria.

Rateizzazione per piani decaduti

Il Decreto Ristori quater introduce infine una ulteriore agevolazione per coloro i quali fossero decaduti dalla rottamazione ter o dal saldo e stralcio, a causa cioè di mancati o ritardati pagamenti di rate relative al 2019.

In questo caso, pur essendo decaduti dalla rottamazione o dal saldo e stralcio, è dunque possibile presentare domanda di rateazione del debito. Con una precisazione: le somme rateizzabili sono quelle originariamente previste dalle cartelle esattoriali non pagate e non quelle agevolate in virtù della rottamazione o del saldo e stralcio.

Rottamazione, rateizzazione e saldo e stralcio: uno strumento in più

In periodi di forte instabilità il ricorso a questi strumenti di pace fiscale appare più che mai opportuno. Può realmente rappresentare una soluzione per superare il momento di crisi e ricominciare la normale attività produttiva.

Ma non basta! Seguire gli sviluppi del mercato, il progresso e le evoluzioni che ogni giorno il mondo delle PMI presenta è l’unico modo per affrontare con fiducia e serenità il 2021.

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