In questa fase di emergenza dovuta al Coronavirus, il Governo ha fornito un sostegno per tutte le micro-piccole e medie imprese, per i professionisti e le ditte individuali. Ne abbiamo parlato in una diretta Facebook per capire come avviene l’applicazione di queste misure, soprattutto a sostegno della liquidità aziendale. Un tema più che mai caldo, dato che è proprio di qualche giorno fa un nuovo Decreto Legge firmato da Giuseppe Conte, il Decreto Liquidità a sostegno delle aziende.
Si parla di 400 miliardi di euro stanziati per le aziende, di cui 200 miliardi sui prestiti e 200 miliardi per l’export con la copertura fino al 100% per prestiti fino a 800 mila euro. Le garanzie sui prestiti alle imprese saranno affidate alla Sace, società specializzata nel sostegno alle imprese italiane.
Liquidità aziendale: tutte le misure di sostegno previste dal decreto #CuraItaliaper il Coronavirus
Ricordiamo che la commissione europea ha definito le piccole micro e medie imprese tutte le aziende sotto i 250 dipendenti con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro. Come già anticipato dal Mef, attorno al 17 marzo, sono compresi oltre le imprese anche i lavoratori autonomi e i titolari di Partita Iva.
Abbiamo avuto il piacere di parlarne con il Dott. Michele Desiderio, esperto in banca e finanza d’impresa, ripercorrendo le informazioni principali del Decreto Legge n.18 del 17 marzo, ovvero il Decreto Cura Italia che preannunciavano le importanti misure tenute nel nuovo DL del 6 aprile.
Confermato il rinvio delle scadenze fiscali, rafforzato il golden power (lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili) e chiusi i tribunali fino al 3 maggio.
La panoramica del Dott. Desiderio riguardo il decreto #CuraItalia
L’importanza di questo decreto risiede nel fatto che oltre alle iniziative indirizzate a tutti i settori, aziendali e non, ci sono diverse normative emanate per agevolare e supportare le imprese in questo momento difficile. Come ricordato dal Dott. Desiderio infatti, se da una parte purtroppo ci sono aziende che sono state obbligate a chiudere, ce ne sono altre in difficoltà nonostante abbiano comunque la possibilità di lavorare.
Ma quali sono le misure più importanti varate con questo decreto per salvaguardare la liquidità aziendale?
Innanzitutto il Governo ha rivolto l’attenzione nei confronti delle situazioni più urgenti, per poi prospettare nei prossimi mesi una serie di passaggi ben strutturati per ottimizzare la fuoriuscita da questo standby finanziario, nella speranza di poter ripartire con il lavoro il prima possibile.
Soluzioni urgenti per la liquidità aziendale
- Primo step
Per il Dott. Desiderio, come forse per molti di voi, si nota un parallelismo con la crisi del 2008. Ne è una prova la misura più importante attuata dal governo, ovvero l’istituto della moratoria. In cosa consiste? Nella sospensione dell’obbligo del pagamento delle rate dei finanziamenti in essere per le aziende. La normativa dunque vuole in un certo senso rassicurare gli imprenditori e tranquillizzarli del fatto che ci sarà tempo per i pagamenti. Come sottolineato da Desiderio, si tratta di un evento eccezionale dato che per la prima volta in una norma di legge viene stabilito la possibilità di avvalersi della sospensione.
Durante la crisi del 2008 furono le banche a proporla, ora è lo Stato.
- Secondo step
Un secondo aiuto in arrivo a sostegno delle imprese si manifesta negli strumenti che riguardano il potenziamento di uno strumento, il fondo centrale di garanzia. Dopo aver passato questi momenti di difficoltà, caratterizzati anche dalla sospensione dei finanziamenti, si potrà accedere al credito sfruttando il fondo centrale di garanzia
- Terzo step
Forse, in questa fase così delicata, pensare alla programmazione aziendale è quasi impossibile per voi imprenditori. Tra i settori che risentono di questo tracollo economico ci sono ad esempio i ristoranti e tutte quelle attività i cui costi fissi rimangono tali, senza che al momento alcuna normativa tuteli queste uscite. La perdita economica sarà inevitabile, ma tra moratoria e fondo centrale di garanzia il sostegno delle banche c’è e anche quello dello Stato. Sembra difficile crederlo, ma bisogna farsi forza su questi presupposti e iniziare la fase di programmazione il prima possibile.
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Ed è proprio dopo queste premesse che il Dott. Desiderio ha ricordato come le banche dovranno in futuro aprire il rubinetto a veri e propri sostegni finanziari che “non potranno essere solo la sospensione della rata ma dovranno consistere in una serie di tipologie di finanziamenti sotto ogni punto di vista che permetteranno di superare finanziariamente una vera e propria perdita economica” come sta accadendo al settore turistico.
Abbiamo raccolto durante la diretta alcune domande rivolte al Dott. Desiderio che speriamo possano essere utili a voi e alla vostra impresa.
Domanda n.1
“Per un’azienda che ha dei finanziamenti in corso con la banca, si paventa il blocco delle rate fino a settembre senza costi aggiuntivi ma spostando le rate in coda, vale ancora per tutti gli istituti?”
Risposta
“Vale per tutti gli istituti. La normativa ha obbligato le banche a sospendere le rate, anche se ci sono delle condizioni: la domanda di sospensione per tutti i finanziamenti in corso si dovrà presentare agli istituti di credito di riferimento. Le rate verranno sospese e messe in coda fino a settembre 2020.
REQUISITI: non essere un cattivo pagatore, nella classifica di quelli a credito deteriorato, e allo stesso tempo fare questa domanda. Queste domande saranno accolte d’ufficio, senza bilanci o dichiarazioni d’ufficio.”
Domanda n.2
“Posso bloccare i mutui? Se sì, per quanto tempo”
Risposta
“Sì, parliamo di tutti i finanziamenti che hanno preso le piccole e medie imprese. Se qualcuno fosse titolare di ditta individuale, e il finanziamento di cui parla fossein forma privatistica come persona fisica, l’argomento cambia. Se io ho preso un finanziamento a titolo personale per la macchina personale, quella tipologia di finanziamento non rientra all’interno di questo disposto.”
Domanda n.3
“Problema con il pagamento dei fornitori non potendo consegnare la merce entro il 10 marzo non dispongo della liquidità per pagare le scadenze del 31 marzo, come faccio? La banca è obbligata a finanziarmi o ad aumentarmi il fido?
Risposta
“Qui purtroppo non c’è nessun obbligo. Bisogna pensare un po’ più a lungo termine: fare un po’ di programmazione, come ad esempio pensare a quante saranno le entrate certe nei prossimi mesi. C’è qualche impresa che purtroppo scrive zero. E quali saranno le principali uscite? I fornitori sono i nostri principali sostenitori dal punto di vista del business, non possiamo non pagarli. Se la sua azienda ha capacità di credito ampie e può quindi chiedere un fido in più, potrebbero darglielo. La sua banca infatti, grazie al potenziamento del fondo centrale di garanzia potrà darle più credito perché le sarà garantito per l’80%. Il potenziamento infatti equivarrà a 100 miliardi di credito alle imprese.
Domanda n.4
“Un istituto di credito mi ha detto <la quota capitale verrà bloccata mentre gli interessi no>
Risposta
“Secondo la normativa la quota degli interessi può essere sospesa, quindi l’intera rata. La normativa parla chiaro, infatti molti modelli degli istituti di credito chiedono se si vuole sospendere sia la rata capitale che la parte di interessi.”
Domanda n.5
“Sto ricevendo dai clienti dell’email che giustificano possibili insoluti dei prossimi mesi: è vero che noi, non fatturando, non potremmo anticipare le ricevute? La cosa grave sarà ricevere insoluti che ti peggioreranno il rating, cosa possiamo fare?”
Risposta
“Su questo purtroppo non si può entrare nel merito: situazioni del genere verranno valutate in modo diverso, l’erogazione del credito sicuramente cambierà.”
Domanda n.6
“Eventuali slittamenti dei pagamenti delle utenze come bollette della luce, gas, etc.?”
Risposta
“No, anche se sarà rivista la normativa, non si può intervenire su tutte le forniture, ma allo stesso tempo non si può staccare la luce a quelle aziende che non riescono a pagare una bolletta perché a loro volta non ricevono i pagamenti dovuti.”
Domanda n.7
“Posso accedere a tutte le moratorie?”
Risposta
“Se fa la domanda per inserirsi nelle moratorie, qualora non dovesse pagare o esserci sul conto corrente la disponibilità la moratoria decorre dalla prima rata posteriore alla domanda. Se la rata non viene pagata non peggiora il rating…”
Domanda n.8
“Come si richiede la moratoria?”
Risposta
“Ogni istituto ha recepito le modalità per inoltrare la domanda in modo diverso: purtroppo c’è ancora qualche banca a cui mancano i moduli. Per prima cosa deve provare a interloquire con il proprio ente bancario. Nel caso in cui non riuscisse a contattare nessuno, si può anche avvantaggiare compilando l’autodichiarazione in cui chiede di avvalersi della normativa per quanto riguarda la sospensione. In assenza di una procedura formalizzata già quella dà evidenza che ha fatto la domanda.”
Domanda n.9
“È possibile fare la moratoria e allo stesso tempo richiedere un finanziamento? Oppure una esclude l’altra?”
Risposta
“La prima non esclude la seconda in nessuno modo, e nemmeno nello stesso istituto. L’esclusione ci può essere soltanto se ci sono determinate condizioni. Una volta finita l’attività di richiesta di sospensione, bisogna passare all’attività di PROGRAMMAZIONE!”
Il prezioso intervento del Dott. Desiderio ci ha quindi illuminato non solo sulla liquidità aziendale ai tempi del Coronavirus, ma anche come sia fondamentale un controllo di gestione per programmare in tempo la ripresa economica della propria attività.
“Un conto è l’imprenditore che presenta la domanda al proprio istituto di credito con un business plan preciso e un quadro della situazione chiaro, che mette in luce i vantaggi e non si nasconde dietro le criticità, un conto l’imprenditore che improvvisa, non controlla, non sa quanti soldi chiedere e soprattutto perché”.
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