Il Decreto Rilancio interviene finalmente su uno dei nodi più spinosi per migliaia di lavoratori colpiti dalla crisi economica post pandemica. È previsto infatti, l’anticipo Cassa Covid, grazie al quale è possibile richiedere all’INPS il pagamento diretto di una somma pari al 40% delle ore complessivamente autorizzate entro 15 giorni dall’autorizzazione della domanda.
Una misura che potrebbe dare un po’ di respiro non solo ai dipendenti di aziende in difficoltà, ma anche agli imprenditori che (troppo) spesso, in questa emergenza, hanno scelto di anticipare il trattamento economico della cassa integrazione pur di non lasciare le proprie persone prive di salario.
Anticipo Cassa Covid: gli ammortizzatori sociali per l’emergenza sanitaria
Per arginare il più possibile gli effetti negativi dell’emergenza Covid-19, il Governo ha previsto una serie di disposizioni straordinarie a tutela dei lavoratori di aziende colpite dalla crisi:
- Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (GIGO)
- Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (GIGD)
- Assegno Ordinario
Ma tra il dire e il fare, come purtroppo a volte accade, c’è di mezzo il mare. Ed il mare, in questo caso, si è tramutato in una serie imbarazzante di ritardi sulla corresponsione delle somme dovute.
Tanto che molti imprenditori durante la “prima ondata” della pandemia, per non lasciare i propri dipendenti in balia di una burocrazia forse troppo miope, hanno messo mani al portafogli e pagato di tasca loro la cassa integrazione. Con tutti i disagi che ne sono conseguiti.
L’anticipo Cassa Covid quindi interviene per evitare che tale situazione si ripresenti anche nel corso di questa “seconda ondata”.
Anticipo Cassa Covid come funziona
Le aziende che intendono richiedere una delle forme di cassa integrazione a partire dal 18 giugno 2020 possono, nel momento in cui avanzano richiesta di CIGO, CIGD o assegno ordinario, segnalare all’Inps i potenziali beneficiari del trattamento di integrazione salariale diretto.
Come si procede?
- Il datore di lavoro deve inoltrare la domanda entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa;
- L’Inps ha ulteriori 15 giorni di tempo per disporre il pagamento dell’anticipazione dal ricevimento della domanda;
- La misura dell’anticipazione è del 40% delle ore totali riconosciute;
- Successivamente al pagamento dell’anticipo, per ottenere il pagamento anche del saldo, il datore di lavoro deve inviare all’Inps il modello SR41 entro la fine del mese successivo al termine del periodo di integrazione salariale autorizzato; ovvero, se posteriore, entro 30 giorni dall’adozione del provvedimento di concessione.
Anticipo Cassa Covid: come si presenta la domanda
Cerchiamo dunque di capire in dettaglio come fare a presentare la domanda di anticipo cassa.
Tutto deve avvenire per via telematica, anche avvalendosi di intermediari abilitati (consulenti del lavoro o Società di Consulenza Direzionale).
Abbiamo già detto che la richiesta va presentata entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a partire dal 18 giugno 2020. Ma anche se tale periodo abbia avuto inizio prima di tale data, la domanda va ugualmente presentata entro i 15 giorni dal 18 giugno, quindi in ogni caso entro il 3 luglio 2020.
Il sito cui fare riferimento è quello dell’INPS, in particolare a questo link. Nel dettaglio:
- Per richiedere la Cassa Integrazione Ordinaria: occorrerà cliccare su CIG e Fondi di Solidarietà → CIG ordinaria;
- Per richiedere la Cassa Integrazione di Deroga: occorrerà cliccare su CIG e Fondi di Solidarietà → CIG in deroga INPS;
- Per richiedere l’assegno ordinario: occorrerà cliccare su CIG e Fondi di Solidarietà → Fondi di solidarietà
Una volta effettuato l’accesso al portale, viene in automatico selezionata l’opzione per usufruire dell’anticipo cassa Covid del 40% (la selezione si imposta sul “SI”). Pertanto, per NON richiederla occorrerà indicare espressamente l’opzione di rinuncia.
Per completare la domanda di “Richiesta anticipo 40%” occorre indicare anche i seguenti dati:
- Codice fiscale dei lavoratori interessati;
- IBAN su cui far accreditare le somme;
- Ore di Cassa integrazione (o di assegno ordinario) che vengono richieste.
Attenzione! La numerazione presente sul portale Inps fa riferimento ai minuti espressi in centesimi: mezz’ora equivale a 50, un’ora equivale a 100 e così via (i valori consentiti vanno da 1 a 23500).
Quindi per indicare, ad esempio, 10 ore e 30 minuti occorrerà inserire il valore numerico 1050.
Chi sono i beneficiari dell’anticipo cassa Covid
Per la cassa integrazione in deroga al fine di poter beneficiare della liquidazione diretta del 40% occorre che la domanda sia presentata direttamente all’INPS.
Ne restano pertanto esclusi i datori di lavoro ai quali siano già stati autorizzati i trattamenti previsti dal Decreto #CuraItalia direttamente dalla Regione di appartenenza oppure dal Ministero del Lavoro per un periodo complessivo di nove settimane.
In tal caso, è possibile richiedere l’anticipo direttamente all’INPS solo per gli ulteriori periodi di integrazione salariale e massimo per 14 settimane.