Guida pratica ai costi fissi

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Nel momento in cui decidi di intraprendere un’attività economica è importante tenere conto dei costi fissi. Andiamo ad analizzare questi ultimi e capire quanto possono incidere sul tuo business e come ridurli efficacemente.

Guida pratica ai costi fissi: tutto quello che c’è da sapere per identificarli

I costi fissi, come si può facilmente dedurre, sono quei costi che l’impresa deve sostenere indipendentemente da quanto produce. Sono quindi la controparte dei costi variabili, il cui ammontare si modifica invece a seconda della quantità di merce o servizio prodotta.

Ciò significa che, sia che tu non produca affatto, sia che la tua produzione sia ai massimi livelli, la cifra da pagare sarà sempre identica. Potresti dire che siano un affare rispetto a quelli variabili, ma non è sempre così! Tutto dipende infatti da quanto sei bravo nel mantenere bassi i costi fissi.

I costi fissi delle piccole e medie imprese all’avvio dell’attività

La problematica dovrebbe essere affrontata nel momento in cui decidi di dare inizio al tuo business. Tra le innumerevoli cose da considerare, i costi fissi sono forse trascurati, eppure è importante tenerne conto, in quanto essi possono avere conseguenze anche importanti sul tuo bilancio annuale.

Se decidi di dare inizio a un’attività, le prime fasi saranno quelle in cui sosterrai delle spese anche molto consistenti. Un esempio lampante sono le strutture: sia che si tratti di un affitto che di un mutuo, devi corrispondere una cifra per l’utilizzo di quello spazio. Questa cifra – a meno di cambiamenti straordinari – sarà sempre uguale e sarà dunque il tuo primo costo fisso (alcuni per questo motivo li definiscono anche costi di struttura).

Ovviamente, anche altre categorie di spesa rientrano nella definizione di costi fissi. Un altro esempio sono infatti i macchinari. Ogni attività deve dotarsi di strumenti che permettano lo svolgimento del lavoro. Dunque, la vasca per l’elettrolucidatura e il computer – due oggetti abbastanza dissimili tra loro – sono entrambi dei macchinari e come tali dei costi fissi.

I costi fissi ad attività avviata

Ma non è ancora finita! I costi fissi non si esauriscono certo una volta tagliato il nastro dell’inaugurazione, anzi: è proprio da lì che cominciano. Rientrano infatti in questa categoria anche tutti quelle spese che si ripetono in maniera continuativa. Basti pensare al costo dell’abbonamento telefonico e di internet, di assicurazioni per le auto e degli stipendi dei dipendenti. Tutte spese a cui è necessario far fronte in ogni situazione, sia in un momento florido che in periodi negativi.

L’importanza dell’analisi

Abbiamo dunque capito cos’è un costo fisso. Ma come calcolarlo? Un’operazione del genere non è certo alla portata di tutti. È questo il momento di rivolgersi a un professionista della consulenza aziendale che intervenga attraverso la sua esperienza e la sua competenza. Un’analisi effettuata da un esperto potrebbe essere potenzialmente il punto di partenza di un business plan o di un qualunque altro piano di attività. Resta infatti fondamentale, prima di dare avvio a ogni azione, avere un quadro chiaro della situazione attuale. Solo grazie a una conoscenza profonda del mercato, delle proprie possibilità e dei costi da sostenere si può procedere infine a costruire il proprio business.

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Riduzione costi fissi aziendali: possibile?

La domanda che ti poni è dunque: “Perché distinguere tra costi fissi e variabili, dato che non posso far nulla per modificare i primi?”. In realtà le cose non stanno proprio così: esiste un margine, anche se piccolo, di manovra, con cui puoi ottimizzare le tue spese e cominciare finalmente a godere degli utili.

Importante è fare un’accurata riflessione di tutti i costi che devi sostenere. Sarà un’operazione lunga e che richiederà l’impiego di parecchie risorse in termini di tempo e di concentrazione. Per un’attività appena avviata sarà ancora più difficile, perché si tratterà di fare delle previsioni. Per un business di lunga data, invece, basterà rifarsi allo storico dei costi già sostenuti, avendo cura di ritararli in base alle mutate condizioni economiche. Stila quindi una lista con tutti i costi fissi che ti vengono in mente.

A cosa serve questa lista? Presto detto, a scoprire quanto guadagnerai! Per decidere il prezzo del tuo prodotto, infatti, dovrai effettuare dei calcoli che prevedono di coprire i costi variabili, quelli fissi e ovviamente il tuo margine di guadagno. Inoltre, il calcolo dei costi fissi ti permette anche di capire l’incidenza di questi ultimi sui costi totali. Probabilmente, se paghi più costi fissi che variabili, è il caso di apportare qualche ammodernamento alla tua struttura, anche perché, in caso contrario, si renderebbe necessario continuare ad alzare i prezzi scoraggiando sempre più clienti.

Gli errori da non fare

Alcuni  costi fissi sono sicuramente suscettibili di rinegoziazione. Ne esistono altri, però, su cui sarebbe meglio non effettuare tagli, in quanto porterebbero benefici anche consistenti sul breve periodo ma danni importanti per il futuro dell’attività, ovvero distinguendo tra costi fissi e valore d’ investimento  necessario per poter raggiungere risultati adeguati.

Ora che sei a conoscenza di quanto sia importante valutare e conoscere le reali incidenze dei costi fissi, non ti resta che richiedere una consulenza per capire il cammino da intraprendere e dare una svolta al tuo business.

Bianca Botta

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