L’ecobonus 2020 110% è un’interessante agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020), recentemente convertito in legge, a favore di tutti coloro che sosterranno spese per la riqualificazione energetica degli edifici. Consiste, in particolare, in una detrazione IRPEF (per le persone fisiche) o IRES (per le persone giuridiche) la cui efficacia, inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2021, è stata estesa in sede di conversione del DL fino al 30 giugno 2022 per le case popolari e prevista anche per le seconde case.
Lo scopo della normativa è quello di incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale. Ma può rivelarsi una opportunità estremamente interessante per i piccoli imprenditori, riducendo le tasse e, quindi, risparmiando la liquidità. In che modo? In questo articolo ci soffermeremo in particolare su come questo nuovo super bonus al 110% possa essere sfruttato a vantaggio della tua azienda e come puoi approfittarne.
Con il Decreto Legge n. 63/2013 (Sismabonus), Decreto Rilancio è stato finalmente approvato il nuovissimo super bonus al 110 per cento al fine di sostenere il settore edile e promuovere la riqualificazione in chiave ecologica ed antisismica di case ed edifici in generale. Si tratta di un’occasione molto vantaggiosa, non solo per i privati che effettuano i lavori, ma anche per le PMI.
Le possibilità di vantaggio per le imprese infatti si riscontrano:
Come funziona il bonus 110%?
Le detrazioni previste dal Decreto Rilancio per l’ecobonus 2020 contemplano, come abbiamo visto, una percentuale di rimborso pari al 110%.
Le forme di rimborso previste sono varie, la scelta spetta direttamente al contribuente a seconda della propria maggiore convenienza. Vediamole in dettaglio.
La prima forma di rimborso della spesa sostenuta per i lavori di efficientamento energetico è il credito d’imposta. Il contribuente potrà dunque ottenere un rimborso, sotto forma di detrazione dalle somme dovute a titolo di Irpef ed Irap, dell’intera spesa sostenuta (entro certi limiti che vedremo più avanti) oltre un ulteriore 10%.
Il tutto in un periodo d’imposta davvero breve: appena 5 anni (contro i 10 anni del vecchio ecobonus) in rate annuali costanti, a partire dall’anno fiscale successivo a quello in cui vengono eseguiti i lavori.
E’ soprattutto questa seconda forma di rimborso ad essere particolarmente interessante per le PMI, per ottenere liquidità immediata.
La nuova normativa prevede infatti la possibilità, per gli interventi di efficientamento energetico, di effettuare una cessione del credito che deriva dall’ecobonus e dal superbonus:
I vantaggi sono evidenti: commissionando i lavori si ottiene la ristrutturazione dell’edificio senza sborsare un centesimo, mentre l’azienda a cui il credito è stato ceduto può usufruire di una liquidità immediata cedendo a sua volta il credito ad una banca, oppure può ottenere la compensazione delle imposte per i successivi 5 anni. In entrambi i casi, dunque, vi è la possibilità di usufruire di una risorsa che può rivelarsi realmente molto preziosa per l’attività d’impresa.
Vi è ancora un’ulteriore possibilità di ottenere il rimborso, molto interessante, che devi conoscere.
Sei un imprenditore ed hai un’impresa di costruzione? Puoi sostenere tu i costi dei lavori e poi applicare lo sconto in fattura. Lo sconto in fattura consiste in un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che effettuano i singoli interventi.
Grazie all’ecobonus, potrai poi recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta, il cui importo sarà pari alla detrazione che ti spetta. Naturalmente, come abbiamo appena visto, hai anche la possibilità di cedere il bonus ad altri soggetti come le banche.
Sono ammesse al rimborso fiscale tutte le spese sostenute dal primo luglio 2020 sino al 31 dicembre 2021 (30 giugno 2022 per l’edilizia popolare). Per poter accedere all’agevolazione fiscale è necessario garantire il miglioramento di due classi energetiche, che va dimostrato attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato da tecnico autorizzato.
Non perdere questa interessante opportunità di risparmio per te e la tua azienda.
Per accedere al rimborso fiscale del 110% previsto dal nuovo Decreto Rilancio occorre presentare, esclusivamente per via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate, una circostanziata domanda. I dettagli sui requisiti di compilazione verranno resi noti a breve, ma di sicuro sarà necessario uno studio attento ed accurato.
Rivolgiti quindi con fiducia ad un team di professionisti che sapranno guidarti anche in questa occasione unica per incrementare la tua liquidità aziendale e risparmiare sulle tasse.